Il giorno del mio diciottesimo compleanno mi sono svegliata, sono andata in cucina e ho trovato una busta gialla al posto della colazione.. l'ho aperta e c'era una lettera di mia madre.. e una poesia, scritta per me, quando io avevo 3 anni.. Era un periodo difficile per me, la vita mi aveva messo davanti un piccolo grande ostacolo che però non ero in grado di superare.. ma quel momento difficile ci aveva riavvicinato molto.. Perché non potevo trovare conforto in nessuno se non in lei..
In quella lettera ho capito, o forse solo intuito, cosa vuol dire essere madre, mettere al mondo una persona che amerai più di chiunque altro, e sapere già che prima o poi se ne andrà da te.. La crescerai, le darai amore, cercherai di istruirla e di educarla il meglio possibile.. e farai tutto questo, impegnerai tutti le tue energie per quel piccolino essere che un giorno ti lascerà per vivere la sua vita..
Io sono arrivata in quell'età dove non ti senti più figlia, o quantomeno non solo.. non mi ci sento già da tempo, ma ora ne ho la piena consapevolezza. Nonostante il suo profondo amore mia madre mi ha sempre lasciato libera, sono sempre stata una persona indipendente, forse troppo.. forse ho dovuto imparare troppo presto a farcela da sola.. perchè ancora oggi ogni tanto vorrei solo che qualcuno mi dicesse cosa fare e cosa no.. ma sarebbe un essere vigliacchi. Sarebbe troppo semplice. Ogni tanto vorrei solo nascondere la testa dentro un abbraccio e non dover più affrontare il mondo esterno.. perchè alla lunga stanca.. E' sempre stata dura sentirmi sola nei momenti più difficili, ma è stato fondamentale per imparare ad assumermi le mie responsabilità, a fare le scelte autonomamente, senza che la paura di deludere qualcuno mi distraesse da quello che volevo, da quello che era giusto, per me, in quel momento.
L'amore è una scelta, l'amore è libertà.. di qualunque amore si tratti. Libertà di andarsene.. se questo vuol dire essere felici. E chi ti ama lo capisce; chi ti ama vuole il tuo bene prima di ogni altra cosa. E non senza un prezzo. Non è semplice guardare chi ami muovere i suoi passi verso un futuro, in cui ti coinvolgerà certo, ma non sarà più come prima. Vedere tua figlia crescere e staccarsi da te, per imparare a stare al mondo da sola.
Quando avevo 16 anni mi ha dedicato un'altra poesia dove esprimeva la sua malinconia nel vedermi crescere.. la sua difficoltà nel lasciarmi andare.. già iniziavo a staccarmi da lei.. già mi preparavo a diventare quella donna che sono ora. E lei lo sentiva, e ne soffriva.. ma mi ha lasciato fare, e io credo che per questo, e non solo per questo, non avrei potuto desiderare una madre migliore. Lei che non ha mai avuto un affetto così sincero e totale tranne me... nessuno le è mai stato così vicino, nessuno si è mai preso cura di lei come ho fatto io, iniziando ancora prima di esserne davvero in grado.
Ma io ti amerò sempre. E dopo tanto smarrimento, paura, dolore e sensi di colpa esco dal tuo abbraccio per prepararmi a diventare quello che tu sei stata per me, per chi ancora non c'è ma presto o tardi verrà.
Perchè diventare mamma fa paura, ma credo di aver avuto un ottimo esempio, quindi mi basterà ricordare, nei momenti difficili e confusi, come sei stata tu con me.
Più cresco più mi rendo conto che l'amore non ha parole.. l'amore diventa parte di te.. l'amore lo indossi.. non so come spiegarlo. I legami più profondi non hanno bisogno di essere spiegati, chiariti, scritti.. semplicemente esistono, e sono una certezza per chi li prova. Anche se ogni tanto vanno dimostrati.. anche se io non ci riesco quasi mai.. e su questo devo lavorare ancora molto..
E il nostro non è un rapporto perfetto, non sei una madre perfetta, tantomeno io una figlia perfetta. Semplicemente ti ringrazio per avermi dato amore e durezza. Per sapere cosa vuol dire sentirsi amati senza che questo amore diventi una dipendenza.
..e sentire che tutto quello che di buono ho in me, proviene irrimediabilmente da te. Tu sei il mio cuore.
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