giovedì 11 giugno 2015

Di nuovo?

C'è una cinta muraria tra me e il resto del mondo,
ci sono quattro roccheforti, due eserciti, una buona dose di ignoranza, sfiducia e chissenefreghismo tra gli altri e il mio cuore.
Il mio cuore se la tira, o si difende.
Dipende da come la si vuole vedere.

Voglio dire, non è facile arrivarci.

Poi qualcuno ci arriva, non si sa neanche perché.
Cioè, lo so.
E' che non capisco perché ci rimanga.

Insomma, il mio cuore è una trappola.
Ci entri e non ci esci più.

Neanche se voglio cacciarti io fuori da lì.

Di nuovo qui. In questo stato confusionale che anche no, gli anni passano e io certe emozioni non le reggo. Poi mi viene mal di pancia.

E mi viene da piangere, e poi da ridere, e poi da sorridere..
Sorrido, rido di me, delle mie debolezze, dell' Amore che non segue, mai, la logica e il buon senso.

Di un cuore che sa tanto amare, tanto quanto difendersi. Anzi, più ama più si difende.

Lo immagino così, con l'armatura di emergenza, un caschetto più grande della testa, una spada di legno, uno scudo tutto bucherellato, che si guarda intorno con sguardo confuso e imbronciato.

Sì, fa tenerezza.
E anche rabbia.

Mi fa anche penare.
Io ci provo a dargli la spinta, a dirgli di smetterla di fare così, di togliere tutti quegli inutili mezzi di difesa, affrontare con coraggio le cose, e crescere.

E invece non cresce.

E allora mi chiedo: cosa ci vuole perché l' Amore si arrenda a se stesso?

Io lo so, che basterebbe questo per liberarmi da questo circolo vizioso che mi ha, davvero, tanto, stancato.




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