lunedì 21 luglio 2014

Non è come sembra.

Non è che non me ne accorgo,
dei segnali.
Che lascia la vita,e che lasci tu.
Non è che non ci penso.
Questo non è un silenzio vuoto.
Questa assenza non è dimenticanza.
E' un' attesa.
L'ennesima attesa.
E' un' attesa di cui non mi preoccupo, non so quando finirà. Se finirà.
Io ho un cuore semplice, davvero molto semplice.
Io con tutti sono gentile e disponibile, e contemporaneamente mantengo il distacco, rimango chiusa nel mio guscio. A pochi voglio bene davvero, e ad ancora meno apro il mio cuore.
Con te è successo. Ed è un processo irreversibile.

E siccome sento in modo semplice, sono convinta che se due persone si vogliono bene, non ci sono validi motivi per non esprimere questo sentimento, per parlarsi, vedersi, abbracciarsi.
Per curarsi l'uno dell'altra.
Io voglio credere di prendermi ancora cura di te, anche da lontano.
Ti ho parlato tante volte con l'unico obiettivo di guarirti, di aprirti gli occhi, tutte le volte che vedevo dell' oscurità, del dolore, un'ombra attraversare i tuoi occhi, ho cercato di creare una piccola luce, in te.
E spero sempre che quello che ti ho dato agisca ancora dentro di te, come tu agisci dentro di me.

Senza rendermene conto sto ancora aspettando, una parola, un abbraccio, un sorriso, con la consapevolezza che potrebbero non arrivare mai.
Lo so che i giorni passano, ma non credo che si creino più distanze di quelle che ci sono sempre state, che dipendevano solo da te.

Come ti dissi tanto tempo fa, il bene non si merita. Non si compra, non si vende. Nasce, ed è un bellissimo regalo che la vita fa, è una fonte instancabile di calore.

Chissà se puoi capire tutto questo.
Chissà se mi crederesti, se ti dicessi che ti voglio bene come sempre.
O forse lo sai già.


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