mercoledì 21 marzo 2012

"Quando arriva il cibo, perché lei ha fame fame"

Il titolo del post è riferito a una frase detta qualcosa come un anno e mezzo fa, al ristorante giapponese, quando io stavo morendo di fame e un gentile commensale si è premurato di placare la mia angoscia gastrica chiedendo al cameriere quanto mancava all'arrivo delle portate.

Bene, io sono quella dalle fami pantagrueliche, implacabili, inesauribili, insoddisfabili.

Notturne soprattutto.

Sono quella che "Ma hai ancora fame? Ma mangi ancora? Ma dove lo metti tutto il cibo che mangi?"

E poi "Scommetto che Giulia ha fame"

Insomma, chi mi conosce sa che ho fame. Spesso, di porcate soprattutto. Salate, i dolci non mi attraggono più di tanto, anche se ultimamente ho un'insana voglia di cioccolato.

E non assimilo nulla di quello che mangio (trallallàà!).

Stasera, seratina rilassante in casa (dopo la tachicardia e i giramenti di testa, era meglio rallentare un attimo)..

Scendo in cucina per farmi una tisanina alla malva, depurativa, rilassante, benefica...

E torno in camera con la tisanina, e una confezione di patatine alla paprika.

Le patatine spariscono nel giro di pochi secondi, la tisanina è ancora lì.

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