Ultimamente penso spesso a cose strane, e la mente ritorna a quando a scuola,
il primo anno di liceo (o il primo anno di qualunque cosa),
l'insegnante pronunciava la seguente condanna a mortal imbarazzo:
"E ora presentatevi uno per uno ai vostri compagni di classe, dicendo come vi chiamate, cosa odiate e cosa amate"
A parte la vergogna che inizi a provare già dal momento in cui sai che prima o poi dovrai alzarti, andare vicino alla professoressa, e decantare stronzate; a parte la speranza di essere a metà se non tra gli ultimi, cosicché puoi tentare di calmarti e placare il desiderio di fuga. A parte il pensare cosa ami e cosa odi, e pensare quanto è stupido presentarsi in questo modo...
..a parte tutto ciò, che volevo dire? Boh. Ah sì.
Ultimamente mi capita di categorizzare durante la giornata le cose che amo e le cose che odio.
Oggi in particolare ne aggiungo due alle liste.
ODIO
il diritto commerciale
AMO
i ritorni
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