martedì 17 gennaio 2012

Nice to meet me.

Uh mamma,
sfilze di e-mail.

Mille-mila e-mail.

Vuol dire questo far parte di un'associazione? Vuol dire questo impegnarsi finalmente in qualcosa di entusiasmante? Vuol dire questo partire per un avventura che è come un lancio senza paracadute, ti butti e basta.. e poi come va, va?

Che fatica, che gran fatica, è tutto uno spremere di meningi, le mie, le mie povere meningi. Già doloranti di loro senza bisogno di peggiorare ulteriormente la situazione.

Uuuuuuuuuh che mal di testa. Male male male.

Però le idee arrivano, e mi rendo conto che questi cinque anni di studio sono serviti, sì, sono davvero serviti.

Ma certo non grazie ai professori, ai libri di testo, o all'università italiana. Avrei potuto studiare a casa, e sarebbe stato uguale.

I mezzi li hanno tutti, l'università è pubblica e a portata anche dei più asini, basta che siano asini coi soldini per pagare le tasse; sta poi nella persona saperli utilizzare al meglio.
Io non so se saprò farlo, ma intanto ho iniziato a utilizzarli, è già qualcosa, è già molto più che qualcosa.
Per una che non ha mai avuto il coraggio di dire "beo" perché pensava di dire solo stronzate, è davvero un gran qualcosa.
E vedere che gente più grande di me, più importante di me, più molte cose di me, mi ascolta, mi rispetta... e vedere che riesco a parlare davanti a pezzi grossi, senza scappare urlando, mi rende molto fiera di me.

Ogni passo che faccio mi rende molto fiera di me. Per la fatica che implica crescere, e per la soddisfazione che comporta il riuscire a farlo.

Aspettando venerdì... non vedo l'ora!

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