domenica 2 ottobre 2011

mi sa che ci sto prendendo gusto con questa storia dell'e-poetry

Essere alla ricerca di amori che abbiano un senso. E metto il titolo a questi miei giorni pieni. Metto il titolo a questi miei giorni incerti passati a cercare l'angolo del tuo gomito con il palmo della mano.
Essere alla ricerca di amori che abbiano un senso così disegno il tuo profilo sui vetri appannati mentre tu ti addormenti nell'incavo della mia spalla e ripensi al mio profilo con i tuoi occhi, nei tuoi sogni cristallo di felicità e di nostalgia. La tua nostalgia sa di mare, di quello che ancora avrai da vivere, di quello che magari stai vivendo. E io penso che avere nostalgia del futuro è una cosa tanto bella che è difficile capire, e per scherzare ti tocco la punta del naso e ti sorrido.
Poi ti dico il tuo nome ha davvero un senso, ma senza farmi vedere cancello il profilo solo con gesto preciso, e a te rimane una scia vuota, e un'immagine invisibile che torna sempre quando fuori è così freddo, e dentro così caldo da non aver paura.
Essere alla ricerca di amori che abbiano un senso, di queste geometrie del palmo della mano e l'incavo della spalla, la precisione del tuo gomito e le ossa fragili. E l'esattezza e la facilità con cui si cancella un nome un volto.
Io ti porgo nostalgia del futuro come fossero perle, e poi sussurro
quando fuori è così freddo, ma dentro non è ancora caldo-da-non-aver-paura, basta socchiudere le mani e soffiare dolcemente sopra al vetro.
Ti dico: fa lo stesso col mio cuore a intermittenza.

AFinch

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