lunedì 11 luglio 2011

"Non si capacitava di amarla tanto.
Certo, aveva tutto per suscitare in lui l'amore più appassionato, e tuttavia quello che provava per lei lo sconvolgeva. A volte, non osava neanche dirle quanto la amava, per paura di turbarla. Sentiva di amarla in regioni del suo essere che normalmente erano estranee, o addirittura opposte all'amore: se Lei si rivolgeva a quanto c'era di buono in lui, si rivolgeva anche, nel modo più strano, a quanto in fondo al suo essere c'era di oscuro, caotico, stridente,
irrespirabile, sordo, inerte, corrosivo, a quanto lo apparentava con il male. Per questo la amava ancora più vertiginosamente".

(Amélie Nothomb, L'entrata di Cristo a Bruxelles)
 
 

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