giovedì 2 agosto 2012

Al mio tweet, scatenate l'inferno


Come lo scoppio di pistola a una gara di atletica.. erano tutti pronti ai blocchi a scattare, evidentemente.
Ho scritto un paio di tweet, scatenando l'inferno.

Ma:

1) la gente non ha altro da fare che leggere i miei tweet?
2) siete così sicuri che pensassi a voi mentre scrivevo?

Imparate a farvi delle domande prima di reagire, e scoprirete un mondo chiamato umiltà. Ed entrate una buona volta nell'ottica di idee che raramente mi occupo di voi e scrivo pensando a voi, da quando avete iniziato a trattarmi come uno scarto, a non salutarmi quando sono fuori con voi.
Solo perché ho fatto qualcosa senza avvisarvi? Cos'è, vi devo dire anche quante volte vado al cesso, altrimenti scateno la vostra ira più funesta?
Non reagisco, perché mi fate pena. Mi limito a scrivere qui, tanto per lasciare una traccia dell'umana miseria, mia, perché se non mi sforzassi a essere una persona decente probabilmente sarei esattamente come voi (non è difficile fare gli stronzi), e vostra, perché non vi siete neanche posti il problema di parlare con me della questione, prima di iniziare a comportarvi male.
Perché sì, vi state comportando male, da mesi. E io non pretendo che la gente con me si comporti bene, per quello vi lascio perdere, e non insisto nel chiarire. Un tentativo andato male mi è bastato.
Ma almeno lasciatemi in pace.

Che ad avere una coda di paglia così c'è il rischio di bruciarsi.

E mi state dando troppo potere, se mi basta scrivere qualcosa che potrebbe riguardare voi per scatenare i "vaffanculo" e le frasi cattive.

Bah.

Non avete altre cose a cui pensare.. non avete delle cose belle a cui pensare.. dovete passare il vostro tempo a insultare me? Io, onestamente ho di meglio da fare che preoccuparmi di voi.

E adesso vado a mangiarmi una pizza.










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