mercoledì 23 maggio 2012

Uniamo i nostri mattoncini?

Costruire giorno per giorno, gesto dopo gesto, parola dopo parola, costruire qualcosa liberamente.

Liberamente.

Quanto mi mancava questo ingrediente: "liberamente".

E mi rendo conto di quanto avevo bisogno di investire le mie energie nella costruzione di un sogno.. che non sono il tipo di persona che si accontenta di sognare e basta, ma nemmeno quella che vive solo di arida realtà.

E a proposito di sogni, ideali, coraggio, oggi (ma non solo oggi), un pensiero va a loro, e a tutte le vittime della mafia.. perché in nessun paese avanzato ci sono stati tante uccisioni di magistrati e procuratori come in Italia.

E quando qualcuno senza sapere di cosa parla spara a raffica contro la magistratura, sto zitta perché io di fronte a cervelli chiusi tengo chiusa la bocca, che non mi va di sprecare fiato per nulla, e penso che l'ignoranza è una brutta cosa. Perché sì, come in ogni categoria c'è chi lavora e chi no, chi lavora bene e male, ma l'attività del magistrato implica dei rischi grandissimi, quando la si fa bene, quando la si fa in certe parti d'Italia, quando la si fa contro qualcuno e nel rispetto di una morale che trascende qualunque ideologia e si basa solo sul rispetto della legalità e della giustizia.
La magistratura è una missione, e molti ci provano e ci hanno provato a fare qualcosa di buono,
altrimenti non si sarebbero scomodati a ucciderne così tanti.
E ne hanno uccisi tanti.

E' importante ricordarlo e smetterla con la solita critica generica e improduttiva.

Ma all'italiano medio piace lamentarsi senza proporre mai un rimedio, senza mai mettersi in prima fila per cambiare le cose. E allora state zitti, o rivolgete la vostra insoddisfazione contro la persona che vedete davanti allo specchio.

Se ognuno facesse il suo dovere, nel suo piccolo, le cose andrebbero meglio. Basta poco, che poco in realtà non è. Ma delegare agli altri l'impegno per cambiare le cose, e criticarli quando non ci riescono, è molto più facile.





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