"Pronto?"
"Guardi non abita più qui"
"Sì ho capito, ma le ripeto, lei non abita più qui"
...
Un modo scocciato di appoggiare il telefono sul tavolo, un tono infastidito nel ribadire "lei non abita più qui".
I lineamenti del viso che si irrigidiscono, l'espressione diventa seria.
E' un attimo e poi si torna alla "normalità", al sorriso.
"E quindi anche lui è separato?"
"Sì"
"Madonna, sono davvero un sacco"
"Già, non è facile stare insieme... e bisogna essere a posto con se stessi per riuscirci"
Io non ti rispondo ma penso "e bisogna essere in due a essere a posto, ancora più difficile".
Poi tu ti fumi la tua solita sigaretta guardando altrove, io mi giro a guardare una tizia in una panchina palesemente esaurita o chissà che altro, che a un certo punto si alza per andare chissà dove, molto probabilmente da nessuna parte.
No, non è facile. E rendersi conto troppo di tutto il dolore attorno rende tutto ancora più complicato .
Ma poi ogni tanto arrivano i giorni felici, e impari a starci bene anche nei giorni più smorti.
E' come quando ami qualcuno, che lo ami nel bene e nel male. Se riesci a farlo con una persona, a maggior ragione fallo con la vita.
Per gustarsi il bello tocca ogni tanto sopportare il brutto.
E i giorni amari passano e vanno a finire nel dimenticatoio.
Quelli belli restano, e molti devono ancora arrivare.
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