Caro Babbo Natale,
ora che hai finito di distribuire i soliti regali in giro per il mondo, ti scrivo la mia letterina dei desideri.
L'ultima volta che te l'ho scritta, me lo ricordo bene, cercai di corromperti con ben 10 mila lire, affinché tu ti facessi vedere..
ma tu non ti sei palesato, e al tuo posto c'era una lettera dove mi dicevi che queste cose non si fanno, e un regalo, quello che tra i vari che ti avevo chiesto, mi piaceva meno.
L'anno dopo riconobbi nella tua lettera la scrittura di mia madre, e lei si offese molto quando le feci notare che avevo capito tutto.. cercò di negare molto indispettita, ma ormai the veil had been pierced, so..
I faced the truth (ho qualche dubbio sulla consecutio temporum)
Comunque, caro Babbo,
quest'anno riprendo a scriverti,
perché ho proprio tanta voglia di un regalo..
ed è un regalo speciale.
Voglio del tempo, tanto tempo, tempo per adempiere ai miei doveri, tempo per curarmi delle persone a cui voglio bene, tempo per curarmi del mio corpo, dei miei interessi..
e voglio tanta genuinità, sorrisi veri, parole vere, tanta tanta verità, basta musi, basta problemi, basta gente che si lamenta e si aspetta da me continua comprensione e supporto, e il supporto che dò non va comunque bene, perché non è il supporto che la gente si aspetta.
Ma io non faccio quello che la gente si aspetta, io faccio e dico quello in cui credo, liberi poi gli altri se non gli sta bene di tapparsi le orecchie e andarsene da un'altra parte.
E voglio un po' di supporto anche io, ogni tanto.
Mi piace darmi, mi piace curarmi degli altri, ma ogni tanto ho bisogno anche io di qualcuno su cui poter contare.
E se anche stavolta non mi darai il regalo che vorrei, anche se stavolta sceglierai tra tutti il regalo meno desiderato e più brutto, non mi arrabbierò, però col cavolo che l'anno prossimo ti metto un panettone soffice in fondo al camino.
Col cavolo "buttati che è morbido".
Babbo avvisato..
E voglio un viaggio, un lago, una campagna, delle montagne, il mare, voglio posti mai visti, persone non ancora conosciute. Voglio vita, tanta vita, che il 2011 l'ho vissuto a modo mio ed è stato un anno strepitoso e ricco, pieno, pieno di tante belle cose. Ché io i regali me li so fare anche da sola sai Babbo..
Ché a sto mondo, si fa di necessità virtù.
Se poi sei proprio un Babbo poco bravo, mi accontento di un sonno ristoratore stasera, che dopo aver dormito 4 ore stanotte, aver studiato 3 capitoli di diritto commerciale, essermi data alle public relations a pranzo, aver camminato per tutta Bologna, aver sopportato lo sclero di Tizio Caio e Sempronio nel viaggio di ritorno a casa, credo proprio di meritarmi un po' di "sonno del giusto".
Giusto?
Graaaaazie Babbaus.
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