"Niente mi prepara al valore di un incontro,
e me ne accorgo solo quando,
svanita l'eco della tua presenza,
essa ancora parla in me.
E' lei che mi spinge a scegliere senza ponderare,
che mi sprona a vincermi nel mio estremo,
quando non c'è più un rifugio possibile,
quando manca la forza per tener duro.
Invano cerco di distrarmi confidandomi con altri da te:
la tua mira rimare precisa ed il tuo tiro potente.
Mentre mi guardo disarmata sento l'assenza della gioia,
mi pervade solo una gran tristezza
perchè io lo so che non è un gioco,
lo so che quello che mi accade con te è importante.
Il mio carattere è l'unico punto d'anima capace di salvarmi
eppure, con te, è proprio lì che affiora la mia precarietà.
Io lo so ma non mi fermo, arrivo al punto di far tutto
pur di eludere il tuo sguardo sagace nel guardarmi.
Non mi stupisce che ciò mi accada, solo mi prostra un po'.
Che sia abitudine o codardia, io rifiuto questa sensazione...
ammetterla mi costringerebbe ad accettarla
ed io non posso ancora accettarla.
Ho bisogno di tempo...
Fino a quel giorno vado avanti senza fermarmi,
provo a proteggere i miei occhi dalla polvere,
il mio sguardo dalla confusione,
perchè sento che mi chiedi una fatica che non verrà ripagata.
Penso questo dentro me quando mi innamoro".
Quanto è bella?
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